La stagione calcistica 2017/2018, e più in generale sportiva, è un ricordo (o meglio, un incubo) che i tifosi Prasinoi vogliono dimenticare il più presto possibile.
Qualche giorno fa, si parlava di punire i Αθηναίοι γίγαντες con 3 punti di penalizzazione, a causa di alcuni debiti, tra cui lo stipendio non retribuito all’ex difensore tedesco Jens Wemmer, ma qualche chance di evitare la penalizzazione c’è ancora.
Il 32enne difensore destro tedesco, Jens Wemmer, che ha disputato 2 stagioni (dal 2015 al 2017) vestendo la maglia del Panathinaikos, sembra voglia affossare il Pana, senza voler scendere a compromessi per lo stipendio non retribuito. Wemmer e i suoi legali hanno chiesto che i 3 punti di penalizzazione vengano imposti subito al club, che è economicamente in grossa difficoltà; ma dopo aver preso la richiesta in considerazione, l’E.P.O. ha rifiutato la proposta. Ma se la società Ateniese non raggiungerà un accordo con il team del calciatore, la proposta sarà di nuovo presentata alla Federazione e messa in atto.
Attualmente, il Panathinaikos deve al giocatore tedesco più di €500.000 non retribuiti durante le due stagioni. Se non si raggiungerà un accordo tra le due parti, questo venerdì il caso sarà portato alla corte dove Wemmer insisterà di nuovo per la penalizzazione al club, con effetto immediato.
D’altra parte, Dimitrios Giannakopoulos (vice presidente del Consiglio di Amministrazione e vice CEO della società farmaceutica greca VIANEX e maggior azionista del Panathinaikos Basketball Club) e il suo consorzio sono molto vicini ad acquistare tutte le quote del Panathinaikos FC. Giannakopoulos e il suo team hanno inviato una lettera all’attuale presidente del club Giannis Alafouzos, sottolineando la loro proposta di salvare la società biancoverde.
La lettera sopra citata contiene i seguenti termini: il consorzio acquisterà tutto ciò che è associato al Panathinaikos (dal nome alla quota di maggioranza), il nuovo acquirente assumerà gli obblighi finanziari del Football Club (meno alcuni debiti contratti), il prezzo sarà concordato dalle due parti, e insieme con tutte le condizioni arrivano una serie di prerequisiti. Ciò include: un controllo sulle finanze del club, assicurando che i dati presentati dagli azionisti per la revisione siano accurati, la proposta finale di passare dal Consiglio di amministrazione agli acquirenti, avere tutte le licenze pertinenti per il progetto OAKA, l’acquirente preparerà un primo accordo indicativo due settimane dopo che Giannis Alafouzos firma l’accettazione dei termini della lettera.
Si dice che lo stesso Alafouzos sia molto contento di questa offerta e sembra intenzionato ad avviare il processo, e che il suo entusiasmo sia cresciuto da quando i piani di Giannakopoulos sono diventati più formali. Questo può essere evidenziato da alcune sue azioni nelle ultime settimane. Ad esempio, ha ordinato ai funzionari del club di “congelare” eventuali discorsi relativi alla vendita di giocatori, in particolare quella riguardo il capitano Dimitris Kourbelis: gli agenti del calciatore e la dirigenza avevano inizaito le trattative, ma recentemente ambo le parti sono state informate da Alafouzos di sospendere ulteriori colloqui fino a quando non ci saranno ulteriori sviluppi riguardo l’acquisizione del club da parte di Giannakopoulos.
Giannakopoulos volerà a Londra la settimana prossima per parlare con gli investitori stranieri che ha già dalla sua parte per il progetto OAKA. Il suo obiettivo, in questi colloqui, sarà quello di persuaderli a cambiare idea e procedere con l’acquisizione del Panathinaikos prima che il governo esprima il via libera per “Athens Alive OAKA”. Le assicurazioni sono già state fornite dai rappresentanti del governo per il progetto, ed è questo quello che Giannakopoulos comunicherà agli investitori di Londra.
È ancora da vedere quale impatto avrà questo processo sul futuro imminente del Panathinaikos.
C’è anche il problema di cui avevamo parlato (clicca qui) riguardo la multa dell’UEFA: il Panathinaikos deve rimborsare una cifra pari a €5.631.000 entro il 31/03/2018 per evitare ulteriori multe da parte dell’UEFA. La scadenza iniziale era a Marzo 2018, ma c’è stata un’estensione.